C'è stata una fase della mia vita, neanche troppo lontana, in cui mi sarebbe piaciuto formare una band alla "CCCP fedeli alla linea" con i miei amici Paolo ed Enrico, e avevo scritto una strofa che fa così "Il commerciante saluta solo quando compro, quando compro in saldo mi saluta a metà". L'unica strofa che ho scritto.. Il progetto si è inabissato dopo due aperitivi o giù di lì, nessuno di noi sapeva suonare una chitarra o un basso.
Sta di fatto che sono uscito dal negozio con la nuova macchina fotografica in mano già disimballata , e ovviamente ho iniziato a scattare, non vedevo l'ora di vedere le immagini a schermo per ammirare la risoluzione di questa mirrorless. Foto a via Solferino, via XX Settembre, il traffico, il parco con la statua di Zanardelli. Poi salgo sul cavalcavia Kennedy diretto verso la mia francesina.
Arrivo a casa e scarico le immagini sul computer. Con sguardo ardito e fiero guardo questi pixel stupendi, pieni di tonalità di gamma e godo nel vedere che i colori ricordano tanto quelli della pellicola, il poco rumore ad alta sensibilità e bla bla bla; tutte caratteristiche, che a quanto pare, riescono a notare solo i fissati di fotocamere; performances di cui non ho intenzione di parlare in questo blog, perchè sono cose che diventano noiose alla terza riga.
Le foto non sono un granchè, ma una mi piace, ha tanti colori e un bel tramonto, è la penultima della serie dei mie venti minuti di foto guerrilla. Cancello le altre e mi concentro su questa.
Ad un primo momento nulla di strano: un cielo pieno di nuvole rosa, un treno, l'edificio delle poste e poco altro. Ma cacchio c'è qualcosa che non mi convince.
Ad un certo punto, scendo verso l'angolo destro in basso e cosa vedo? ta daaa!!
Ecco due soggetti poco raccomandabili, secondo me spacciatori da stazione, che si stanno palesemente nascondendo da qualcuno. Non hanno via d'uscita nè sul lato dei binari, nè sulla loro sinistra.
La foto allora diventa più interessante, la fotina diventa foto e sempra anche un po' il gioco trova l'intruso della "Settimana Enigmistica". Mi piacciono sempre le super foto, quelle che quando le guardi al primo istante dici "cacchio che bella!", ma mi piace anche che a volte sia un dettaglio a fare la foto.
Sembra banale, ma è davvero incredibile quante storie potrebbero raccontare quei tizi con il corpo teso al muro.
Stavano giocando semplicemente a nascondino e io mi son fatto un loop galattico? Stavano scappando dalle forze dell'ordine? Che vita di merda fanno quei due. Tommi super agente segreto vi ha beccato. E chi più ne ha più ne metta.
Io e la fotografia investigativa non abbiamo nulla a che fare, tranne per quell'istante di quel giorno di gennaio 2013. Però diventare una spia dei servizi segreti è da sempre uno dei miei tanti sogni nel cassetto.















