domenica 19 gennaio 2014

Verso est da torre 1 a torre 5

Le cinque torri di S. Polo rappresentano il confine tra Brescia e la sua provincia a sud-est, lo si nota subito arrivando in treno da Desenzano del Garda. Ma la cosa più importante è che "contengono" 800-900 appartamenti che moltiplicati per almeno 2-3 persone, formano da sole un piccolo comune a se stante.

Sono partito a scattare fotografie dalla torre 1 - Tiziano, arrivando dal centro, fino alla torre 5 - Cimabue.
Nela loro similarità si notano alcune differenze non solo di tipo architettonico, ma anche sociali.
Torre 1 e torre 2 sono le meglio tenute e con un certo movimento di persone, nella prima un parco giochi davvero ben curato e frequentato da gente comune, nella seconda un supermercato che sembra messo lì apposta per servire gli inquilini dell'edificio. Ho notato una certa "normalità" dello scorrere del tempo, direi poca tensione.




La storia cambia con torre 3 (Michelangelo). Non ho avuto paura, ma ho percepito una certa ostilità. Il parco mi è sembrato meno frequentato rispetto a quelli precedenti e mi sono state fatte domande su come mai stessi fotografando il palazzo e mentre scattavo ho sentito sotto fondo dei ragazzi (quasi adulti) seduti su delle panchine che dicevano "dai che ci mettiamo davanti alla macchina fotografica", "dai vai tu a parlargli che sei il più grosso della compagnia" ecc..ho scattato velocemente e me ne sono andato. Inoltre il palazzo, sul lato nord è davvero mal tenuto, oltre che avere un aspetto fatiscente, si sta scrostando e si nota che la manutenzione è quasi inesistente. Vicino c'è un centro commerciale, tra i primi costruiti a Brescia, parzialmente vuoto perché le attività non riescono o non sono mai riuscite a decollare. Anche qui si nota subito che la manutenzione è pressoché inesistente, siamo quasi alla desolazione.



Con torre 4 (Tintoretto) e 5 (Cimabue) la desolazione è totale. Per entrambi ci sono due terrazze/parchi che nonostante la bella giornata non sono utilizzati. In giro nel quartiere nessuno, mi sento un po' a disagio a fotografare il disagio. La Tintoretto verrà abbattuta a breve e se ne parla anche per la Cimabue. Vennero costruite negli anni '80 per per ospitare le famiglie meno abbienti della città, entrambe progettate dall'architetto Leonardo Benevolo, ironia della sorte si chiama proprio così.




La percezione che ho avuto è che più ci si allontana dalla città e più il disagio aumenta (il classico concetto di periferia). Ma secondo me la cosa strana è che, pur le torri distando poche centinaia di metri in linea d'aria tra loro, la sensazione di povertà aumenta, come se per le prime, più vicine al centro, sia stato fatto di più che per quelle più periferiche.

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