lunedì 27 gennaio 2014

Foto investigatore per un istante (per caso)

Il 3 gennaio 2013, appena uscito dal lavoro, con la mia tredicesima in mano e un po' di senso di colpa, sono andato in un negozio di fotografia a Brescia, e mi sono comprato la Fuji X-E1, il giorno stesso in cui è stata distribuita. Non voglio  fare pubblicità  a questo store, perchè non sono simpatici. Classici commercianti che quando spendi tanto, ti leccano il culo per bene, e quando vai a sviluppare un rullino da quattro euro sembra che ti stiano facendo un piacere. Se stampate, sviluppate ecc.., a Brescia vi consiglio Cominelli in via Gramsci, persone educate e Veramente gentili.

C'è stata una fase della mia vita, neanche troppo lontana, in cui mi sarebbe piaciuto formare una band alla "CCCP fedeli alla linea" con i miei amici Paolo ed Enrico, e avevo scritto una strofa che fa così "Il commerciante saluta solo quando compro, quando compro in saldo mi saluta a metà". L'unica strofa che ho scritto.. Il progetto si è inabissato dopo due aperitivi o giù di lì, nessuno di noi sapeva suonare una chitarra o un basso.

Sta di fatto che sono uscito dal negozio con la nuova macchina fotografica in mano già disimballata , e ovviamente ho iniziato a scattare, non vedevo l'ora di vedere le immagini a schermo per ammirare la risoluzione di questa mirrorless. Foto a via Solferino, via XX Settembre, il traffico, il parco con la statua di Zanardelli. Poi salgo sul cavalcavia Kennedy diretto verso la mia francesina.

Arrivo a casa e scarico le immagini sul computer. Con sguardo ardito e fiero guardo questi pixel stupendi, pieni di tonalità di gamma e godo nel vedere che i colori ricordano tanto quelli della pellicola, il poco rumore ad alta sensibilità e bla bla bla; tutte caratteristiche, che a quanto pare, riescono a notare solo i fissati di fotocamere; performances di cui non ho intenzione di parlare in questo blog, perchè sono cose che diventano noiose alla terza riga.
Le foto non sono un granchè, ma una mi piace, ha tanti colori e un bel tramonto, è la penultima della serie dei mie venti minuti di foto guerrilla. Cancello le altre e mi concentro su questa.


Una foto che potrebbe essere una foto qualunque, scattata da chiunque, con dei bei colori, ombre e luci. Il Kennedy lo faccio a piedi ormai da anni, ma tutt'ora me lo esploro per bene, mi affascina molto e si respira aria buona, sa un po' di pollo arrosto.
Ad un primo momento nulla di strano: un cielo pieno di nuvole rosa, un treno, l'edificio delle poste e poco altro. Ma cacchio c'è qualcosa che non mi convince.

Ad un certo punto, scendo verso l'angolo destro in basso e cosa vedo? ta daaa!!


Ecco due soggetti poco raccomandabili, secondo me spacciatori da stazione, che si stanno palesemente nascondendo da qualcuno. Non hanno via d'uscita nè sul lato dei binari, nè sulla loro sinistra.
La foto allora diventa più interessante, la fotina diventa foto e sempra anche un po' il gioco trova l'intruso della "Settimana Enigmistica". Mi piacciono sempre le super foto, quelle che quando le guardi al primo istante dici "cacchio che bella!", ma mi piace anche che a volte sia un dettaglio a fare la foto.
Sembra banale, ma è davvero incredibile quante storie potrebbero raccontare quei tizi con il corpo teso al muro.
Stavano giocando semplicemente a nascondino e io mi son fatto un loop galattico? Stavano scappando dalle forze dell'ordine? Che vita di merda fanno quei due. Tommi super agente segreto vi ha beccato. E chi più ne ha più ne metta.

Io e la fotografia investigativa non abbiamo nulla a che fare, tranne per quell'istante di quel giorno di gennaio 2013. Però diventare una spia dei servizi segreti è da sempre uno dei miei tanti sogni nel cassetto. 

3 commenti:

  1. Permettimi la domanda: hai mai pensato alla carriera del fotoreporter? Nel caso, una scelta di questo tipo impedirebbe - di fatto - l'applicazione in altri ambiti della fotografia (ad es. moda o altro)? In sintesi, mi chiedevo: qual è il livello di specializzazione del fotografo? E tu che cosa fai / vorresti fare?

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  2. Mai pensato di fare il fotoreporter, non sono assolutamente portato. Personalmente (non essendo un fotografo professionista) ho fatto un po' di tutto. Foto di moda, still-life, interni, architettura e paesaggi, e qualcosa anche di ritratti. Ho specificato sopra, non essendo un fotografo professionista, perchè credo invece che chi "fa il fotografo" di mestiere va sempre nella direzione di un'ultra specializzazione. E' vero anche che ci sono maestri, vi viene in mente Basilico, che facevano reportage e poi solo foto architettoniche. Io mi sento affine a questa direzione, dopo un po' mi stufo di fotografare lo stesso genere. In ogni caso il mio genere preferito (in questo momento) è il paesaggio urbano. Grazie della domanda interessante e scusa per la risposta tardiva.

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  3. il lettore che ha posto la domanda7 febbraio 2014 alle ore 16:02

    Esco dall'anonimato: sono uno dei "due soggetti poco raccomandabili (...) che si stanno palesemente nascondendo da qualcuno" raffiguarti nella tua foto...
    Scherzo!
    Ciao Tommi

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